Teatro

CONSEGNATI I NIKE PER IL TEATRO A NAPOLI

CONSEGNATI I NIKE PER IL TEATRO A NAPOLI

Nella consueta e deliziosa cornice del Teatro Il Primo di Napoli, martedì 14 luglio sono stati assegnati i Premi Nike per il Teatro 2009, un appuntamento consolidato che, reiterando una formula semplice ed intelligente creata da Arnolfo Petri, direttore artistico e fondatore del medesimo spazio teatrale di Via Del Capricorno, è giunto ormai alla sua XI° edizione, proponendosi senza dubbio come momento di confronto critico e costruttivo tra quanti, a vario titolo, orbitano nel modo dello spettacolo e del teatro napoletano, facendo sovente della propria stessa esistenza un percorso di perfezionamento artistico e drammaturgico che ha come obiettivo non tanto il successo quanto la qualità dei progetti e l’impegno profuso nella loro realizzazione. L’evento, organizzato con grande professionalità dall’Agenzia di Comunicazione Hermes di Napoli, è stato condotto con agilità e leggerezza da Francesca Scognamiglio e Sasà Trapanese, la cui verve, in grado di distrarre il pubblico perfino dai verificabili bollori estivi dell’afosa serata di luglio, ha fatto da guida tra le varie nominations ( ben quindici categorie), le relative premiazioni e i momenti di grande spettacolo che hanno visto salire sul palco interpreti come Ida Rendano, Daniela Santorelli e Valentina Stella, voce roca e struggente che, affilata come una lama, lascia un segno visibile, una sorta d’abrasione, sulla nostra anima ogni qual volta interpreta un suo successo. Innanzitutto la Giuria, presieduta dal giornalista e scrittore Ermanno Corsi, composta da diversi giornalisti delle principali testate locali, da Il Mattino al Corriere del Mezzogiorno, da Il Roma al Brigante, senza dimenticare La Repubblica, Albatros, Enneti, Cosmoggi, Sussurri e Grida e Teatro.org, ha inteso riconoscere un premio speciale alla memoria ad un grande artista scomparso lo scorso novembre, Franco Nico, una personalità complessa e poliedrica che ha dato davvero tanto alla scena napoletana dalle tavole del suo Sancarluccio, non ottenendo sempre i riconoscimenti che avrebbe meritato sia come poeta, che come musicista ed uomo di spettacolo, una personalità pura, schietta e sempre drammaticamente controcorrente, un anticonformista schivo che si è sapientemente tenuto alla larga da maneggi e compromessi poco dignitosi ma non certo infrequenti nel mondo dell’arte. Altro premio speciale, stavolta alla carriera, è stato tributato ad un maestro indiscusso del teatro partenopeo e di tradizione, cioè Antonio Casagrande, un attore che rappresenta la memoria storica di un teatro in via di estinzione, interprete che ha dimostrato ancora una volta tutta l’energia di cui, malgrado la non più tenerissima età, riesce a dar prova una volta che gli vien data l’opportunità di prender la scena e di esprimersi. Gli altri premi sono stati consegnati a Paolo Coletta (migliori musiche originali per “Don Giovanni ritorna dalla guerra”), ad Alessandra Gaudioso (migliori costumi per “Madame B”), a Roberto Crea (migliori scene per “Don Giovanni ritorna dalla guerra”), ad Antonio Guido (miglior attore emergente per “Rimini anni’60”), a Maria Basile (miglior attrice non protagonista per “24 dicembre”), a Gabriele Russo (miglior attore non protagonista per “Il paese degli idioti”), a Fulvia Carotenuto (miglior attrice per “lina che fa brutti sogni”), ad Arnolfo Petri (miglior attore per “Madame B”), a Mimmo Borrelli (miglior drammaturgia per “’A sciaveca”), a Galleria Toledo (miglior produzione per “Le Dame Apposticce”), a Carlo Cerciello (migliore regia per “Don Giovanni ritorna dalla guerra”), a Rimini anni ’60 ( miglior spettacolo musicale) e, infine, in ex-aequo a “Don Giovanni ritorna dalla guerra” e “Madame B” (Migliore spettacolo).